La chiesa fu costruita agli inizi dell’Ottocento su un edificio del Quattrocento, a sua volta realizzato su uno più antico. Sopra il timpano della facciata, nell’anno giubilare 1925, si pose una statua del Redentore, opera di Francesco Sartor di Cavaso. Sovrasta la statua un lunotto policromo con al centro la Vergine assunta in cielo e ai lati San Pietro e San Paolo.
L’interno, a forma di croce latina, è a tre navate divise da arcate sorrette da pilastri con capitelli d’ordine composito.

Nel 1830, durante i lavori effettuati per saggiare la solidità delle fondamenta, furono riportati alla luce i resti della cosiddetta “cripta”, probabilmente il coro della primitiva Cattedrale, un fabbricato antichissimo che potrebbe confermare l’origine apostolica della diocesi di Adria, e affreschi raffiguranti immagini di apostoli. Alcuni studiosi tendono a ravvisare negli affreschi gli stilemi del linguaggio pittorico tardo carolingio.

La Chiesa Cattedrale conserva altre pregevoli opere d’arte come un prezioso bassorilievo in marmo bianco, la più antica testimonianza della devozione mariana della Città, che rappresenta la Vergine assisa in trono col Bambino in grembo e, nella monumentale Sacrestia detta dei Canonici, artistici armadi in legno di noce scolpito e intagliato realizzati nella seconda metà del XVII secolo da Jacopo Piazzetta.