“Dante e Kant in un’ottica di pace universale da perseguire, Cristianesimo e Illuminismo fondanti la nostra cultura”è il titolo della conferenza che si svolgerà lunedì 3 aprile, alle ore 17.00 in sala consiliare,a palazzo Tassoni.
Il prof. Carlo Folchini, relatore del terzo appuntamento programmato dalla Biblioteca comunale“L. Groto”per il Dantedì, che si inserisce nelle iniziative culturali “Adria, città che legge”, tratterà il tema della pace elaborato da Dante e Kant.
Un tema trattato da molti letterati e filosofi che si sono confrontati con l’obiettivo di frenare il ricorso alla guerra, come mezzo per risolvere i contrasti fra le nazioni, ma nessuno ha elaborato proposte così alte e convincenti come il grande poeta fiorentino Dante Alighieri e il filosofo tedesco Emanuele Kant. Pur tanto lontani nel tempo, perché cinque secoli li separano, hanno indicato delle vie per raggiungere la pace universale, che sono di estrema attualità, se pensiamo alle tante guerre che insanguinano il mondo, a cominciare da quella in Ucraina.
Dante ha proposto un impero universale, con al centro l’Italia, Kant una federazione di stati. La politica imperiale ha attraversato tutta la storia, sebbene si sia risolta per lo più nei tentativi di imporre al mondo il potere di una singola nazione: l’Impero, per lo più coloniale, Inglese, la Francia di Napoleone, la Germania di Hitler, e, più recentemente, URSS e USA. Grandi sforzi sono stati fatti anche per realizzare l’idea kantiana: dopo la prima guerra mondiale con la creazione della Società delle Nazioni, dopo la seconda guerra mondiale, con la costruzione prima del MEC e poi dell’Unione Europea,e soprattutto dell’ONU. Organismi che sono finora serviti, seppur in misura limitata, a sviluppare la collaborazione fra i popoli e a bloccare la proliferazione delle guerre.
Proprio gli attuali conflitti ripropongono drammaticamente il tema degli strumenti e delle strategie per affermare la pace. Il prof. Folchini affronterà anche il tema dei motivi ispiratori che possono promuovere una cultura di pace.
Sarà un’occasione per riflettere sul pensiero, di cui c’è ancora bisogno, di questi due giganti della cultura dell’Occidente.