“L’otto marzo si celebra la giornata internazionale dei diritti della donna. Una ricorrenza molto importante per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche che hanno visto cambiare radicalmente il ruolo della donna nell’ultimo secolo di storia” -esordisce il Vice Sindaco Wilma Moda-
“ Una data, l’8 marzo -commenta il consigliere Oriana Trombin- istituita dall’Onu nel 1975 proprio per ribadire l’importanza dell’ uguaglianza dei diritti tra uomini e donne. In questa ricorrenza si dovrebbero ricordare, non solo le conquiste raggiunte dalle donne, tra cui il diritto al voto, ma anche la grande mole di lavoro da fare per raggiungere una effettiva e autentica parità”
“Sarà la festa della donna quando non ci saranno più donne uccise, picchiate, sfigurate, perseguitate, molestate da qualcuno che dice di amarle,-prosegue il Vice Sindaco Moda- perché ogni donna merita rispetto come ogni persona. Alla fine la mimosa è “solo” il fiocco, il vero regalo deve essere un anno di “rispetto”, sempre di rispetto. Auspico in un prestissimo futuro che non si debba più ricordare la giornata dell’8 marzo,perché allora vorrà dire che il rispetto avrà raggiunto il massimo livello. Buon 8 marzo a tutte le donne, buon 8 marzo a noi”
“Dedico questo giorno, a tutte quelle donne che in passato hanno lottato per conquistare una parità di genere politica, sociale, lavorativa ed economica. Esistono ancora delle storture, che andrebbero corrette, per perseguire l’uguaglianza reciproca” –dichiara l’Assessore Sandra Moda-
Per il Consigliere Graziella Bovolenta, l’otto marzo deve indurre a riflettere quanto sia importante il rispetto per le donne. Il rispetto dell’applicazione dei diritti umani che una società civili dovrebbe avere come buona prassi, senza se e senza ma.” Un rispetto che deve essere trasmesso agli studenti delle scuole, durante il percorso formativo di studi, attraverso l’utile e valido strumento della cultura”.
Per il consigliere provinciale e portavoce delle liste civiche del Movimento Civico di Ibc,Sara Mazzucato l’otto marzo è una giornata per riflettere anche sulla violazione dei diritti umani nei confronti delle donne“Ogni istante, nel mondo, un uomo in qualche modo sta facendo del male ad una donna. Colpa di una becera cultura, colpa del pensiero meschino del maschilismo del quale la società non riesce a liberarsi, ma è anche colpa di chi irresponsabilmente volta la faccia dall’altra parte incurante del male che infligge. Se potessi scegliere di cancellare alcuni disvalori dell’umanità lo farei partendo dal calendario ed eliminando il 25 novembre e l’8 Marzo. Rappresentano il ricordo di tante ingiustizie, di tante oppressioni, di molte discriminazioni, di vili violenze inflitte alle donne. Uno spaccato culturale vile e mortale del “povero” essere umano che non sa amare. Fino a che le stesse saranno delle” ricorrenze”sui calendari, vuol dire che la violenza esiste e ci mostra impietosamente quanto sia ancora lunga la strada da percorrere”